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Apprendistato
L'apprendistato rappresenta un'importante forma contrattuale che offre alle imprese la possibilità di formare nuove risorse umane qualificate, mentre ai giovani offre un'opportunità unica di inserirsi nel mondo del lavoro acquisendo competenze pratiche e teoriche nel settore prescelto. Secondo la normativa italiana (D.Lgs. 81/2015 e s.m.i.), l'apprendistato è disciplinato come un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, stipulato tra un datore di lavoro e un lavoratore, detto apprendista, con l'obiettivo primario della formazione e dell'inserimento professionale.
I principali vantaggi dell'apprendistato per le imprese includono la possibilità di trasferire conoscenze specifiche del settore, adattandole alle proprie esigenze aziendali, nonché la riduzione dei costi di reclutamento e formazione di nuove risorse umane.
Per i giovani, l'apprendistato offre l'opportunità di acquisire esperienza pratica sul campo, accrescendo le proprie competenze professionali e aumentando la propria employability. Inoltre, durante il periodo di apprendistato, gli apprendisti hanno diritto a un compenso che segue le disposizioni di legge.
È importante sottolineare che l'apprendistato può essere attivato per una vasta gamma di professionalità e livelli di istruzione, adattandosi alle esigenze specifiche di ciascun settore. Confcommercio Catania si impegna a supportare le imprese interessate ad avviare percorsi di apprendistato, offrendo consulenza e assistenza nella gestione di questo importante strumento contrattuale.
Per ulteriori informazioni sulla normativa e le opportunità legate all'apprendistato, non esitate a contattarci.
Rapporti di lavoro subordinato
Il concetto di lavoro subordinato, noto anche come lavoro dipendente, è definito dall'articolo 2094 del Codice Civile italiano. Tale forma di lavoro si verifica quando un individuo mette a disposizione del datore di lavoro il proprio tempo e le proprie energie in modo continuativo, in cambio di una retribuzione economica e della garanzia di continuità nell'impiego. Di solito, il rapporto di lavoro subordinato è disciplinato da un contratto di lavoro, il quale stabilisce le mansioni, i luoghi e gli orari della prestazione lavorativa.
La definizione giuridica più attuale del lavoro subordinato si basa sull'idea che il lavoratore sia soggetto al controllo del datore di lavoro, il quale ha il potere di determinare le modalità e i tempi di esecuzione del lavoro stabilito nel contratto tra le parti.
Jobs act: la legge di riforma del lavoro. Lavoro agile. Contratti a termine. Lavoro a tempo parziale. Lavoro intermittente. Lavoratori disabili. Lavoratori extracomunitari. Lavoratori italiani all'estero. Dirigenti.
Tirocini
lI tirocini, comunemente noti come stages, rappresentano un'opportunità temporanea per i giovani di inserirsi all'interno di un'azienda, consentendo loro di sperimentare momenti di alternanza tra studio e lavoro. Questa esperienza mira a facilitare le scelte professionali dei giovani offrendo loro una conoscenza diretta del mondo produttivo.
La normativa relativa ai tirocini è gestita a livello regionale.
Contratto di prestazione occasionale
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 144 del 23 giugno 2017, la Legge n. 96 del 21 giugno 2017 è stata convertita, con modificazioni, dal Decreto Legge n. 50/2017. Questa legge, intitolata "Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo", è entrata in vigore il 23 giugno 2017.
Tra le disposizioni di tale provvedimento, l'articolo 54-bis disciplina le prestazioni occasionali, il Libretto Famiglia e i contratti di prestazione occasionale.
Collaborazioni coordinate e continuative
La collaborazione coordinata e continuativa è una tipologia di contratto di lavoro autonomo disciplinato dall'articolo 409 del Codice Civile italiano. Questo tipo di contratto si configura quando un lavoratore, denominato "collaboratore", si impegna a prestare la propria attività professionale in modo continuativo e coordinato con l'attività dell'impresa o del committente, senza vincoli di subordinazione tipici del lavoro dipendente.
Le caratteristiche principali di questo tipo di contratto includono:
Autonomia: Il collaboratore svolge la propria attività in modo autonomo, organizzando il proprio lavoro e utilizzando i propri strumenti e risorse.
Coordinazione: Pur essendo autonomo, il collaboratore lavora in modo coordinato con l'azienda o il committente, seguendo le direttive e le modalità indicate dallo stesso.
Continuità: Il rapporto di collaborazione è caratterizzato da una certa continuità nel tempo, con prestazioni che si susseguono nel corso di un periodo prolungato.
Retribuzione: Il collaboratore ha diritto a una retribuzione per il lavoro svolto, che può essere pattuita in base a diversi criteri come un compenso fisso, una percentuale sugli incassi o altre modalità concordate.
Assenza di subordinazione: A differenza del lavoro subordinato, il collaboratore non è sottoposto al controllo diretto del committente e non è vincolato da un orario prestabilito o da direttive precise riguardanti il modo in cui svolgere il proprio lavoro.
Le collaborazioni coordinate e continuative sono ampiamente utilizzate in diversi settori, come ad esempio nell'ambito della consulenza, della collaborazione professionale e della prestazione di servizi specializzati. È importante che il contratto stipulato tra le parti sia redatto in modo chiaro e conforme alla normativa vigente, al fine di evitare possibili controversie e garantire i diritti e gli obblighi di entrambe le parti.